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Aurora Ricotti-Ottmann: dalla cattedra alle lezioni virali sui social media

di Irene Cocco
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Un’insegnante di lingue moderne e content creator con un background in teatro ha saputo coniugare la sua passione per la didattica con la creatività e l’innovazione nel mondo digitale.

Dopo aver studiato teatro e lingue moderne all’università, Aurora Ricotti-Ottmann ha completato un percorso post-laurea per diventare insegnante di latino e lingue nelle scuole secondarie inglesi. Attualmente insegna in una scuola privata in Inghilterra ed è conosciuta nel mondo del web con l’account @aurora.onlinelanguagelessons, che su Instagram conta quasi 500mila follower.

Come è iniziata la sua carriera?

Mio marito è britannico e anche lui un insegnante: ci siamo conosciuti all’università e, dopo esserci sposati, siamo andati a insegnare in Qatar. Abbiamo lavorato a Doha, ma con lo scoppio della pandemia abbiamo deciso di tornare in Inghilterra.

INTERNA1_FAMIGLIAPer una serie di circostanze, in quel momento ho iniziato a fare video sui social per offrire lezioni di inglese. Una delle mie prime iniziative è stata la creazione di una pagina dove pubblicavo contenuti video. In seguito, ho realizzato un video per aiutare gli studenti britannici a superare gli esami di spagnolo, e un altro sui classici errori di pronuncia degli italiani in inglese, che è diventato virale. Questo mi ha riportata a lavorare nella scuola, e poco dopo sono rimasta incinta di due gemelli. Nonostante tutto, ho continuato a ricevere numerose richieste e ho cominciato a creare sempre più contenuti, affiancata da mia sorella Arianna. Negli ultimi quattro anni, i miei contenuti si sono evoluti significativamente: mentre lavoravo a scuola, mi sentivo legata a un ruolo più tradizionale, ma recentemente ho iniziato a includere nelle mie lezioni e nei miei video anche battute e sketch teatrali, unendo il background teatrale con l’insegnamento delle lingue. Ho iniziato a pensare a piccole rappresentazioni teatrali con uno scopo pedagogico, con l’obiettivo di insegnare vocabolario, idioms, ed evitare errori di pronuncia attraverso sketch comici situazionali.

Ora siamo una decina di insegnanti che collaborano nella mia scuola e alcuni di loro ci hanno anche aiutato a scrivere un libro per la Giunti Editore, insieme a mia sorella Arianna.

Un consiglio per migliorare la pronuncia?

Per quanto riguarda la questione della pronuncia, l’ho studiata approfonditamente e quest’estate abbiamo pensato di offrire un corso intensivo di due settimane a Londra, proprio per italiani. Durante questo corso, abbiamo abbinato il tour della città a un programma linguistico affascinante, guidato da Jonnie Fielding, sui social conosciuto come Bowl of Chalk”, un content creator che ci ha raccontato i segreti di Londra con grande passione. I tour erano integrati con attività linguistiche di supporto, offrendo un’esperienza educativa e culturale.

Cosa vuol dire per lei insegnare una lingua attraverso i social?

Di recente, mi è successo di ricevere un video che ritraeva una content creator con molti follower che aveva copiato uno dei miei sketch. Questo mi ha fatto arrabbiare molto, perché lavorare sui social significa anche esporsi al rischio che i propri contenuti vengano copiati. È una parte triste di questa piattaforma, ma purtroppo è una realtà che bisogna affrontare quando si lavora online. A differenza dell’insegnamento tradizionale a scuola, sui social si è molto più esposti, ma se sei bravo e appassionato, hai la possibilità di fare ciò che ami, e costruire un seguito e una carriera. Un altro aspetto non piacevole, soprattutto all’inizio, è la presenza degli “haters”. Nei primi anni ricevevo critiche per i miei sketch comici, alcuni dei quali non erano apprezzati, perché mi piace trasformare gli equivoci linguistici in situazioni ironiche. Quando si ricevono commenti negativi, è facile mettere in dubbio sé stessi e il proprio lavoro. Tuttavia, se si tiene duro e si rimane professionali, questo può diventare un’opportunità per migliorare e crescere. La chiave è non lasciarsi abbattere dalle critiche.

Che influenza hanno avuto i social media nella sua storia di artista?

I social media hanno reso il mio contenuto accessibile a chiunque sia interessato al mio stile e al mio approccio. A differenza di molti content creator, non seguo un calendario rigido, ma mi lascio guidare dal cuore quando dedico il mio tempo alla creazione di nuovi contenuti. Questo non significa che io sia disorganizzata: al contrario, i miei sketch sono creativi e autentici, e cerco sempre di lasciarmi trasportare dalle emozioni e dall’ispirazione del momento. L’autenticità è ciò che ritengo fondamentale: ogni volta che pubblico qualcosa, ciò che si vede è il risultato di un processo sincero, che nasce dal desiderio di condividere con il pubblico qualcosa di vero e sentito.

Che consigli darebbe a una giovanissima/o che abbia voglia di seguire le sue orme?

Il consiglio più importante che posso dare è quello di trovare ciò che vi rende unici e non seguire ciecamente i trend. Devi offrire qualcosa che abbia un valore aggiunto, qualcosa di autentico che solo tu puoi dare. Chiediti: «Cosa ho da offrire come content creator che mi distingue dagli altri?» Io, per esempio, mi sono proposta con autenticità, raccontando la mia esperienza di insegnante in Inghilterra con una famiglia italo-inglese. Ho creato un contenuto che rappresenta la mia storia personale, qualcosa che nessun altro poteva fare, e questo è stato il mio punto di forza. Devi creare qualcosa che parli di te, che sia unico e che rappresenti la tua identità. Oggi vedo molte persone che continuano a creare contenuti simili tra loro, ma la mia riflessione è sempre: come posso distinguermi mantenendo la mia autenticità? Quando ti esponi sui social, è naturale avere un po’ di ansia, ma se sei autentico e diverso, anche se i commenti negativi arriveranno, troverai una nicchia di persone che ti apprezzeranno proprio per quello che sei.

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Ho fatto tante domande a me stessa all’inizio, ma il momento in cui crei qualcosa con il cuore e con genuinità è il più importante. Le cose si evolvono con il tempo e in modo naturale, ma all’inizio serve coraggio e pazienza.

Qual è secondo lei il suo punto di forza?

Il mio punto di forza è stato il coraggio di seguire la mia passione senza farmi influenzare dalle reazioni o dai trend del momento. Ho sempre fatto le cose a modo mio, senza preoccuparmi di cosa fosse di moda o della risposta immediata del pubblico. La chiave del mio successo è stata proprio la determinazione nel voler rimanere fedele a me stessa, continuando a creare contenuti che mi rappresentassero veramente.

Come descrive il suo pubblico?

Il mio pubblico è composto principalmente da italiani che vivono nel Regno Unito e da stranieri in generale che risiedono qui, oltre ovviamente agli italiani che vogliono migliorare il loro inglese. Mi sono resa conto dell’impatto dei miei contenuti vedendo il riscontro nella vita quotidiana: l’altro giorno, per esempio, mentre ero a Palermo, mi ha fermato per strada una persona argentina che mi ha riconosciuto e voleva salutarmi.

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Quali sono i suoi progetti futuri?

Tra i miei progetti futuri c’è l’organizzazione di workshop intensivi, dedicati a chi vuole migliorare la propria pronuncia, che si svolgeranno in giro per l’Italia oltre che una vacanza estiva a luglio. Continuerò a creare contenuti web e a dedicarmi al lavoro nella mia scuola. L’idea è anche quella di realizzare contenuti itineranti, viaggiando per l’Inghilterra e unendo la dinamica del viaggio alla lingua inglese, offrendo un’esperienza educativa completa.

Un sogno che ho da tempo è poi quello di sviluppare un programma di insegnamento dell’inglese anche per adulti, non solo per ragazzi, in televisione, portando la mia esperienza e il mio approccio nella tv in Italia.

 

Irene Cocco

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