«Il rapporto con i social ormai è molto soddisfacente. Le persone che mi seguono lo fanno per il piacere di farlo. Non posso dire lo stesso pensando ai primi anni. Inizialmente gli haters mi hanno mandata letteralmente in crisi. Oggi affronto le situazioni con molta più leggerezza»
Nel 2017 è diventata quinto Masterchef d’Italia e da quel momento Erica Liverani, oggi 36enne, di Ravenna, ha stravolto completamente la sua vita dando voce alle sue passioni e a ciò che ha sempre amato fare: cucinare. Con alle spalle una laurea e una formazione in fisioterapia, dopo la vittoria del talent show sul mondo culinario più acclamato e seguito d’Italia, Erica ha messo da parte la sua professione per dedicarsi interamente alla carriera da chef, innovando e reinventando le ricette della sua tradizione e di quella italiana.
Da qui nasce anche il suo primo progetto editoriale ‘A piccoli passi’, in cui racconta la sua esperienza e in che modo si è approcciata inizialmente alla cucina, partendo dalle basi fino a diventare sempre più sicura, consapevole e creativa. Un libro che parla anche del rapporto con la figlia Emma, dei suoi ‘piccoli passi’ appunto, e di quanto sia divertente cucinare insieme a lei, perché come lei stessa dice «ogni volta che cucino con lei si finisce sempre per aggiungere una nota giocosa e divertente alla preparazione delle ricette». Oggi è titolare insieme alle sorelle di due gastronomie a Ravenna e alla vita da imprenditrice alterna quella da personaggio pubblico, partecipando ad eventi, interviste radio, programmi televisivi, show cooking in giro per l’iItalia. «Credici! Me lo ripetevo sempre ad ogni puntata e così è stato. Ci ho creduto, non ho mai perso la speranza fino a raggiungere l’obiettivo» commenta così la sua vittoria al quinto Masterchef d’Italia. Ed è proprio la determinazione che traspare dalle sue parole e dai progetti che Erica ha in serbo per il futuro. Caparbietà che lascia spazio anche ad una grande umiltà, nel suo modo di porsi, parlare e comunicare con tutti. Ecco la sua storia.
Fisioterapista prima e dopo il successo di Masterchef, imprenditrice e chef ora. Come mai ha deciso di cambiare vita?
Mi trovavo in un periodo molto particolare della mia vita, avevo bisogno di dare una svolta. Di cambiare. Così ho deciso di partecipare a Masterchef. La mia filosofia è quella di non forzare le cose, ma lasciare che scorrano. Alla fine si è rivelata la scelta più saggia che potessi fare, tutto è successo in modo molto naturale.
Oggi con le sue sorelle gestisce due negozi di gastronomia, uno a Ravenna e l’altro a Savarna. Ha deciso di lasciare Milano proprio all’apice del suo successo, come mai?
Ho lasciato Milano, perché in realtà non ci ho mai vissuto veramente! Dopo Masterchef, ho viaggiato tantissimo e alla fine ho capito che volevo lasciare un segno, ‘piantare un semino’ nella mia terra, da cui tutto era partito. Volevo ritornare a casa, assaporare di più le mie radici e così anche le tradizioni culinarie della Romagna. Ciò non toglie che resto sempre una persona molto curiosa, che viaggia ancora tanto e che un domani sarebbe anche disposta a trasferirsi se necessario. Sono affamata di nuove esperienze, tuttavia sapere di aver costruito qualcosa di solido e stabile insieme alla mia famiglia, mi dà molta sicurezza.
Su Facebook la seguono 550mila follower e 170mila su Instagram, ogni post sui suoi piatti e sulle sue ricette ricevere tantissime condivisioni. Come vive il rapporto con questa nuova Erica, personaggio pubblico?
Il rapporto con i social ormai è molto soddisfacente. Le persone che mi seguono lo fanno per il piacere di farlo. Non posso dire lo stesso pensando ai primi anni. Inizialmente gli haters mi hanno mandata letteralmente in crisi. Non ero preparata e pronta a difendermi. È stato terribile sia per me che per la mia famiglia. Oggi, invece, affronto ogni situazione con molto più disinvoltura. A volte basta un pizzico di leggerezza e tutto cambia, vedi le cose nella giusta prospettiva. La mia pagina Facebook è diventata una bella comunità, uno spazio in cui scambiarsi consigli, idee, dove reinventare e sperimentare nuove ricette. I social dovrebbero avere questa funzione. Di inclusione e condivisione. Purtroppo non è sempre così, oggi i commenti negativi non mi feriscono più. Ho imparato a gestirli.
Lei è tra le protagoniste del nuovo format ‘Il buono incontra il bello’, è spesso ospite in radio o in alcuni programmi televisivi. Quanto è importante questa parte del suo lavoro?
È importante nella stessa misura dei miei negozi. L’impegno, la costanza e la serietà sono necessarie in ogni ambito e credo che l’onestà e la trasparenza di apparire per quella che sei veramente, senza ‘mutare’ in base alle circostanze, ripaghi sempre. È questa l’arma vincente nella gestione della propria comunicazione soprattutto quando hai una certa visibilità. Imporsi degli schemi, delle maschere o delle etichette da seguire pur di ottenere consensi, nel lungo termine non giova a nessuno. Serve solo a screditarsi. Autenticità e serietà, sono questi i ‘pilastri’ del mio lavoro.
‘Il buono incontra il bello’ è un progetto web, organizzato in video-puntate, dove imprenditrici e professioniste di due settori diversi si incontrano dando vita ad una bellissima sinergia, a tratti anche molto divertente. Com’è nata questa idea?
Sono stata contattata dalle curatrici e ideatrici del format, Marisa Savorelli e Lorena Gondolini. Mi hanno presentato il progetto e per me è stato impossibile non prenderne parte. Si è rivelata un’esperienza molto appagante e che mi ha dato molto. Abbiamo condiviso competenze e passioni che, seppur relative a due professioni diverse, quella da cuoca e da parrucchiera, hanno molto in comune. Alla fine ciò che conta davvero è l’amore e la serietà che metti in quello che fai e che comunichi ai clienti, con i quali possono nascere rapporti e amicizie bellissime.
Ha in programma nuovi progetti? Ci svela qualcosa?
Sicuramente il nuovo negozio a Savarna è la sfida dei prossimi mesi. E poi non saprei. Da tempo ho smesso di fare piani a lungo termine. Come dicevo prima, oggi lascio scorrere e prendo le cose con molta più leggerezza.
Se dovesse riassumere in un parola il consiglio da dare ai giovani che si cimentano nel suo mestiere, quale sceglierebbe?
La parola è sicuramente passione! Poi impegno, sincerità e serietà. Ricordo ancora, dopo la vittoria di Masterchef, le parole del mio avversario, Lorenzo: «Tu che facevi solo crostatine». La sua non era l’invidia rancorosa dell’eliminato, né il sarcasmo amaro dello sconfitto, ma la sincera ammirazione di un amico che conosce perfettamente il mio percorso. E la determinazione e la schiettezza con le quali l’ho affrontato. “Credici!”, mi ripetevo in continuazione, ad ogni puntata. E così è stato, ci ho creduto fino in fondo. Ai giovani chef rivolgo le stesse parole. Credeteci sempre, sempre, fino in fondo!
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Bravissima continua così
Dio ti benedica